Sessantesima Esposizione Internazionale D’Arte a Venezia
La Biennale Arte 2024 punta i riflettori su immigrati, espatriati, emigrati o rifugiati che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo, ma anche a maestri d’arte che si sono sentiti estranei perfino a casa propria, appartenenti a diversità rispetto a quanto è tradizionalmente considerato “normale”.
Percorrendo i tanti padiglioni dei Giardini e dell’Arsenale si intuisce una volontà esplicita di dare risalto ad opere che usano il linguaggio del tessile.
Al secondo piano dell’elegante villino a via Pasquale Stanislao Mancini 20, casa romana di Hendrik Chistian Andersen ora museo a lui intitolato, dal 3 all’11 aprile si tiene la mostra della romana Anna Maria Scocozza “Indumenti poetici -La bellezza della carta ricreata”.
La mostra è curata da Valentina Filamingo.
La visione delle sue opere è unica.
Un guardaroba di abiti, lingerie, scarpe. Apparentemente oggetti usati dal mondo femminile, oggetti di consumo, che ci spingono però a guardare oltre.
Se da una parte siamo toccati dalla loro leggerezza e bellezza, dall’altra siamo spinti verso lo spazio emotivo femminile con le sue intime lacerazioni e sofferenze. Tutte queste opere sono state realizzate con la carta e in particolare con la carta riciclata.
“Gli indumenti poetici” sono costruiti con ciò che viene scartato e inutilizzato: cartone tagliato e arrotolato, vecchi libri riciclati, talvolta filati. Il riuso è uno stimolo a un’educazione sempre più sostenibile, come valore e dovere umano.
La Scocozza ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, e le sue opere si trovano presso Musei, Fondazioni e Collezioni italiane e straniere.
All’Orto Botanico di Roma dall’8 marzo al 6 aprile 2024, nella Serra Espositiva, Giulia Pompilj presenta la sua installazione Fragile Ecosystem.
Entrando, si è accolti da lunghi teli di cotone leggero, tenuemente colorati che vibrano attraversati dal vento e ti invitano ad immergerti in un ambiente impalpabile, un mondo altro, che ti da la sensazione dell’effimero e di come tutto è fragile pronto a dissolversi in un nulla.
Giulia mi fa da guida e mi parla della sua passione per la tintura con le erbe, infatti i teli li ha tinti usando ad esempio le bucce delle cipolle rosse e di quelle bianche, cosi come il legno proveniente dal Brasile.
Mi fa notare come alcuni teli sono quasi bianchi, ma anche quelli sono tinti perché usa lo stesso bagno di colore varie volte fino a che il colore quasi scompare. Non ci deve essere spreco, tutto va usato per il rispetto di un ambiente che sta rischiando l’estinzione.
La sua opera è un messaggio forte per la salvaguardia di ciò che ci circonda, a partire dalla natura che è la nostra fonte di vita.
La Pompilj si è laureata presso la Design Academy Eindhoven nei Paesi Bassi nel dipartimento “Food Non-Food” ma è in Perù che ha appreso le tecniche dell’uso della tintura naturale e considera questa forma di ricerca come un potente mezzo di comunicazione.
Il 9 Ottobre 2022 si è aperta a Roma nell’Ex Cartiera Latina a via Appia Antica 42, la Mostra“ Reflections on Fiber Art Remanso” che sarà aperta ogni giorno dalle 9.30 alle16.30 sino al 22 Ottobre.
Questa interessante mostra è stata curata dalla pittrice argentina Maria Constanza Villareal con la collaborazione di Vittorio Beltrami.
In esposizione vi sono dieci artisti nazionali ed internazionali che vivono a Roma e che lavorano con la fibra raccontando ed interpretando le mille sfaccettature della manipolazione e sperimentazione della Fiber Art, spingendosi a superare i limiti materiali utilizzati, ognuno con il proprio stile personale ed unico.
Se volete farvi un regalo, venite a Roma ed andate a vedere la mostra curata da Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli che celebra il centenario di Maria Lai (1919-2013) allestita al MAXXI fino al 12 gennaio 2020.
“Tenendo per mano l’ombra”, una esposizione ‘sorella’ che raccoglie oltre 140 pezzi donati dall’artista stessa, è in mostra alla Stazione dell’Arte di Ulassai, paese di origine dell’artista.
Questa mostra di Roma, organizzata in cinque sezioni che raccolgono le opere in famiglie aperte, comprende circa duecento lavori, realizzati dagli anni Sessanta in poi quando l’artista si allontanò dal figurativo per sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali extra pittorici in un dialogo costante con le avanguardie.
A Venezia per un breve soggiorno ho intravisto un manifesto affisso da tempo: Da Kandinsky a Botero -Tutti in un filo – L’Arazzeria Scassa e l’arte del ‘ 900. Ho chiesto ad amici e ho scoperto che la mostra era a Palazzo Zaguri, in Campo San Maurizio, aperta sino al 1° settembre 2019.
Gli arazzi sono disposti nelle varie sale in dialogo con opere d’arte contemporanea, quali sculture, pitture, disegni e testi, ci sono dei video che ti fanno da guida e ti fanno rivivere e capire il lavoro svolto, delle fotografie dei committenti, degli artisti e delle operaie all’opera, ed infine reperti archeologici che ci illustrano l’origine della tessitura attraverso manufatti dell’antica civiltà egizia che Donatella Avanzo, curatrice della mostra, ha voluto esporre per significare la continuità del passato nel presente.
Entrare in un antro magico che ti accoglie e catturasino ad arrivare in un ampio spazio dove le varie opere sono stateaccostate a veri elementi marini come spugne, conchiglie fondendosi e interagendo con essi, è l’avventura della Galleria Sinopia.
All’inizio si è subito colpiti dalla bellezza delle opere di due grandi maestri e sperimentatori dell’arte del feltro. “Fuochi del redentore”, lamine che guizzano in direzioni opposte da un centro di esplosione, fendendo l’aria di Claudio Varone, ed Ester Weber con la sua opera aperta, in continua evoluzione. Tronchi d’alberi dalle diverse cortecce illuminate dall’interno che affascinano trasportandoci inun bosco incantato.
Un compleanno speciale è quello che Lidia Predominato ha festeggiato all’interno della Galleria Sinopia a via dei Banchi Nuovi 21/b. Un compleanno con tanti amici, contornata dalle opere che saranno esposte sino al 18 giugno a Roma. Nata a Trieste, vive e lavora a Roma.
In questa personale, Lidia ci presenta opere legate alla Fiber art in cui è presente la ricerca e l’impegno personale nel manifestare e riflettere sul proprio mondo. Sono opere diverse, e ognuna racconta una storia. Tra le opere recenti Rags/Cencionedel 2017 realizzata con materiali tessili riciclati, si rifà al “cencio”, stendardo che nel Palio di Siena viene donato al vincitore. Fontana Pop Fibersempre del 2017, dove i giochi d’acqua si solidificano in un getto policrono.
Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, a Roma, si è aperta dal 17 aprile al 3 giugno 2018 la mostra dedicata all’opera di Maria Monaci Gallenga che ha segnato un periodo di grande fortuna per la moda e le arti applicate italiane, la mostra espone circa ottanta opere. Vi sono esposti fotografie, disegni e bozzetti, accanto abiti spettacolari, dipinti, sculture, vetri ceramiche, arazzi, lavori in ferro battuto.
Arabesques. Antonio Ratti, il tessuto come arte è il titolo della mostra che dal Palazzo Te a Mantova si è riproposta, riadattandola, dal 14 Marzo al 20 Maggio nelle grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma . L’itinerario della mostra si sviluppa in un dialogo serrato tra tessuti antichi e moderni e arte contemporanea. Quindici sono le opere, tra istallazioni e video degli artisti presenti.
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