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Indumenti poetici di Anna Maria Scocozza

Al secondo piano dell’elegante villino a via Pasquale Stanislao Mancini 20, casa romana di Hendrik Chistian Andersen ora museo a lui intitolato, dal 3 all’11 aprile si tiene la mostra della romana Anna Maria Scocozza “Indumenti poetici -La bellezza della carta ricreata”.
La mostra è curata da Valentina Filamingo.

La visione delle sue opere è unica.
Un guardaroba di abiti, lingerie, scarpe. Apparentemente oggetti usati dal mondo femminile, oggetti di consumo, che ci spingono però a guardare oltre.

Se da una parte siamo toccati dalla loro leggerezza e bellezza, dall’altra siamo spinti verso lo spazio emotivo femminile con le sue intime lacerazioni e sofferenze. Tutte queste opere sono state realizzate con la carta e in particolare con la carta riciclata.

“Gli indumenti poetici” sono costruiti con ciò che viene scartato e inutilizzato: cartone tagliato e arrotolato, vecchi libri riciclati, talvolta filati. Il riuso è uno stimolo a un’educazione sempre più sostenibile, come valore e dovere umano.
La Scocozza ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, e le sue opere si trovano presso Musei, Fondazioni e Collezioni italiane e straniere.

 

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