IN PRIMO PIANO
Gianpaolo Dal Maso5 Ottobre 2024Artigianato / Design / Mostre / Ricamo / TessituraLa seconda edizione del Salone dell’Alto artigianato italiano che si svolge fino al 6 Ottobre 2024 nelle Tese delle Arsenale viene proposta quest’anno con un numero più ampio di espositori con conseguente incremento delle “Tese” come si chiamano le ampie sale che occupavano alcune officine dell’Arsenale a Venezia.
Gli spazi degli espositori si sviluppano lungo sette di queste grandi sale in parte ristrutturate ma che conservano il fascino di un futuro di lavoro: i forni di fusione, in parte diroccati, le enormi colonne che sostengono il tetto ed alcuni macchinari tra cui una vecchia gru che funzionava a vapore.
L’esposizione si sviluppa dall’una all’altra Tesa, uscendo dalle prime due (99 e 98) si rientra nella Tesa n. 93 con uno spazio per il ristorante e il bar.
La visita poi prosegue nelle successive tese.
Una piantina consegnata all’ingresso permette di trovare uno stand conosciuto, i numeri riportati nella piantina non sono però stati riprodotti nei cartelli dei singoli stand.
I visitatori per uscire devono (purtroppo) ripercorrere all’inverso il percorso fatto all’andata.
Vi è una presenza di aziende artigiane che operano in diversi ambiti (mobilifici, vetro, tessitura, ricamo, merletto, lavorazione delle perle, piccoli lavori artistici in legno, gioielleria, restauro, corniciai, lavorazione del marmo, liutai, ceramiche, ecc.).
Sono presenti aziende ed artigiani italiani, con una larga rappresentanza di Venezia e del Veneto.
Nell’ambito della tessitura vi sono aziende storiche come la Tessitura Luigi Bevilacqua di Venezia, I tappeti di Eugenia Pinna di Nule (Sassari), Tessitura La Colombina di Badoere di Morgano (Treviso) e singoli artigiani: Cristina Busnelli di Bassano del Grappa (Vicenza), Diamantina Palacios di Firenze, Ozio Piccolo Studio Tessile di Certaldo (Firenze), Sabrina Pandin Textile di Mogliano Veneto (Treviso).
In alcuni casi, (non solo nell’ambito tessile) parlando direttamente con gli artigiani in mostra si scopre che non sono ancora riusciti ad aprire una bottega per esporre e vendere i loro lavori ma producono in un laboratorio privato collocando i loro lavori presso altre botteghe o in internet in catene dove è possibile la vendita on line.
Ecco alcune foto dei singoli artigiani del tessile citati:
Tanti altri stand meritano una visita, vi sono anche aziende che lavorano il marmo o che realizzano pavimenti artistici come pure ebanisti o aziende artigiane che producono i tabarri con tessuti anche estremamente ricercati come Loro Piana (Il Tabarro Cini stand 88).
La visita merita sicuramente il costo del biglietto.
Per arrivare alla fermata dei Bacini Arsenale Nord vi è una linea 5.2 dell’ACTV che parte da Piazzale Roma e attraversa in parte il Canal grande per costeggiare le Fondamente Nove con vista su Murano ed il Cimitero di San Michele e arrivo con un piccolo percorso a piedi fino alla Tesa 105
L’alternativa più veloce è la linea diretta, espressamente organizzata per la mostra, che evita tutte le fermate e parte sempre da Piazzale Roma (imbarcadero C) con identico biglietto. L’arrivo e la partenza per il ritorno sono proprio di fronte alle Tese espositive fermata: “Arsenale Torre di Porta Nuova”.
Orario da Piazzale Roma ai minuti 10 e 40 e ritorno dall’Arsenale ai minuti 20 e 50.
Costo del biglietto Euro 8,00 (A/R)
Vi è inoltre una navetta gratuita dal Giardino delle Vergini per i visitatori provenienti da Biennale Arte 2024.
Salone dell’Alto Artigianato italiano
Arsenale di Venezia 3-6 Ottobre 2024
info: saloneartigianato.venezia.it
Orario 10.00 – 19.00 ultimo ingresso ore 18.30
Sabato 5 Ottobre 10.00 – 20.00 ultimo ingresso ore 19.30
Costo del biglietto: Euro 18,00 on line e Euro 20,00 presso il salone
Biglietto residenti Euro 15,00
Biglietto con riduzione Euro 12,50 (12-17 anni e over 65)
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Eva Basile1 Ottobre 2024Arte TessileIl MAB, Centro Culturale d’Arte di Bari Sardo propone una nuova iniziativa espositiva: Cibarti: un momento di riflessione sul tema del cibo nell’arte.
Gli artisti e le artiste raccontano il tema del cibo e della tavola sotto una luce nuova, attraverso l’uso di tecniche, materiali e mezzi d’espressione alternativi, che hanno consentito di moltiplicare il significato dell’estetica e del senso delle opere.
Dalle loro riflessioni emergono nuovi aspetti sociologici o economico-globali, come lo spreco di cibo, la desertificazione e il consumo della terra.
Altri artisti si soffermano sul cibo come momento di condivisione e ospitalità, ritualità sociale, ossessione.
Particolarmente interessante, per il nostro particolare punto di vista, è il lavoro di Pietrina Atzori, nel suo interpretare ed impreziosire il packaging dei cibi industriali, attraverso il filo e le tecniche tessili.
Cibarti
Cibo arte design
in mostra opere di: Francesco Amadori, Pietrina Atzori, Maurizio Brocca, Mariano Chelo, Giorgio Corso, Paolo Denti, Elisabeth Euvrard, Elisabetta Falqui, Robert Gligorov, Paulina Herrera Letelier, Aroldo Marinai, Beatrice Marinoni, Stefano Masili, Maria Grazia Medda, Simone Mereu Canepa, Nikzone, Erica Briani Pereyra, Mabi Sanna, Giovanna Sparapani, Davide Volponi.
dal 5 ottobre al 1 dicembre 2024
A cura di
Caterina Ghisu
Simone Mereu Canepa
Rosanna Tempestini Frizzi
Direzione artistica Nicoletta Zonchello […]
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Gianpaolo Dal Maso30 Settembre 2024Arte Tessile / Artigianato / Feltro / TessituraDal 20 al 22 Settembre scorso si è svolto a Collegno (Torino), negli spazi della Certosa Reale, la 30^ edizione di questa manifestazione promossa dall’Associazione Amici della Scuola Leumann che, pur cambiando di sede, ha mantenuto negli anni alcune delle sue caratteristiche espositive.
Nella giornata di Venerdì si sono svolti i laboratori di filatura, lavorazione del feltro, tintura con le erbe vegetali e tessitura rivolti a quanti volevano conoscere queste tecniche tessili e apprenderne le basi.
Sono stati condotti dalle artigiane presenti con i loro prodotti nella mostra mercato.
Il sabato mattina presso l’Aula Magna 3 di UniTO si è svolto un convegno in collaborazione con CNA Federmoda Piemonte.
Il tema di quest’anno: “Dalle Caterinette di ieri alle stiliste di oggi nascita e trasformazione della moda a Torino dall’Ottocento ai giorni nostri” ha visto anche la partecipazione di allieve e allievi del Liceo artistico Aldo Passoni di Torino e dell’I.I.S. Sella Aalto Lagrange, settore moda, con cui l’Associazione Amici della Scuola Leumann ha promosso durante l’anno scolastico un percorso di confronto e collaborazione.
Dal pomeriggio di Sabato tutta l’attività si è spostata alla Certosa Reale di Collegno in Via Martiri XXX Aprile con la mostra-mercato sotto il lungo porticato del chiostro.
I visitatori potevano percorrerlo, senza accalcarsi, anche nella giornata di domenica in cui tradizionalmente vi è il maggior afflusso di visitatori e così osservare agevolmente gli oggetti esposti.
Negli anni si è mantenuta la qualità dei prodotti che gli artigiani portano a “Filo Lungo filo…”: oggetti in feltro, filati tinti con tinture vegetali e/o filati a mano, bottoni in legno, abiti realizzati in ecoprint, arazzi e sciarpe tessute a mano, telai e accessori per la tessitura, tappeti…
Tutti i prodotti erano realizzati a mano dagli oltre 100 artigiani selezionati.
Anche quest’anno, sono state proposte delle mostre :
– I costumi di scena di proprietà di Alfatre, gruppo teatrale di Collegno disposti in un locale all’ingresso della Certosa.
– “Dove l’intreccio di fili diventa Arte” con le opere donate all’Associazione Amici della Scuola Leumann.
Quest’anno per la prima volta si potevano vedere le stoffe originali prodotte a suo tempo nel Cotonificio Leumann ed i modellini degli abiti realizzati con le stesse stoffe:
– Il Coordinamento Tessitori, ha presentato nella mostra mercato copie della sua rivista quadrimestrale TessereAMano e altre pubblicazioni realizzate negli anni ed ha organizzato la seconda esposizione della mostra intitolata “Labirinti”, composta da una quarantina di opere su questo tema portate alla Certosa dopo una prima esposizione in occasione dell’edizione di “Feltrosa” a Cutigliano.
– Nella bellissima chiesa della Certosa erano stati collocati degli arazzi ricamati provenienti dal Museo Etnografico di Lanzo Torinese con esempi di Ricamo Lanzese:
-A cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli è stato realizzato un omaggio alla grande artista Maria Lai dal titolo: “Tenendo per mano il sole: l’arte di intrecciare”:
-L’associazione “Donne ai ferri corti” di Collegno anche quest’anno ha dato un simpatico contributo alla manifestazione con un’istallazione di “Urban knitting” dal titolo “30 anni di Filo” dedicata ai 30 anni della manifestazione.
All’interno del chiostro degli animati gruppi di studentesse e studenti del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino e dell’I.I.S Sella Aalto Lagrange di Torino hanno partecipato nei rispettivi spazi allestiti fornendo informazioni ed esempi dei percorsi didattici svolti nell’ambito della tessitura e della moda.
Ai bambini della Scuola Primaria Leumann erano poi dedicati degli workshop curati dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e il sabato pomeriggio e la domenica dei laboratori creativi a cura dell’associazione Leulab di Collegno:
Non poteva mancare, per dare un tocco di fantasia, una coreografia dedicata a “Le rane” di Aristofane. La coreografia è stata ideata dagli studenti del Liceo classico Massimo d’Azeglio e interpretata dagli studenti del Liceo Artistico Passoni.
Anche le piante tintorie portate dall’azienda agricola “F.lli Gramaglia” di Collegno hanno trovato spazio sotto il porticato…
L’ultimo appuntamento della giornata di domenica è stata la sfilata dei modelli realizzati dagli studenti dei Licei artistici e di design con cui l’Associazione Leumann ha collaborato e dei vestiti proposti dagli espositori con gli accessori da loro creati.
A conclusione di questo lungo racconto non può mancare un cenno alla premiazione da parte del Presidente Giuseppe Forneris dell’Associazione Amici della Scuola Leumann, di coloro che sono stati dei protagonisti di questa manifestazione nei suoi trent’anni di svolgimento.
Degli attestati ricordo sono stati consegnati:
– a Rosalbina Miglietti, che fin dal primo anno ha promosso e divulgato questa manifestazione e che è attualmente la Presidente onoraria dell’Associazione;
– a Michela Tosco che ne ha curato gli aspetti organizzativi;
Un analogo attestato è stato attribuito a Marina Costantino e a Cristina Bargis che sono state presenti a tutte le manifestazioni, come pure a Bruno Tessa di Coazze (Torino), esempio vivente dell’amore per il filato naturale della canapa e per la filatura che ha praticato nel suo banco con ammirevole costanza e passione in tutte le manifestazioni.
I tre giorni di “Filo Lungo Filo, un nodo si farà” sono stati il risultato di un anno di lavoro dell’Associazione Amici della Scuola Leumann con le studentesse del Liceo Passoni, l’I.I.S. Sella Aalto Lagrange di Torino e il Liceo classico Massimo d’Azeglio di Torino.
Il rapporto costruito con le scuole primarie e nel territorio di Collegno, ha consentito di allargare la platea di coloro che hanno partecipato alla manifestazione portando la realtà del tessile nella loro esperienza quotidiana.
Un grazie agli espositori che hanno portato sempre nuovi prodotti di qualità. […]
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Gianpaolo Dal Maso16 Settembre 2024Artigianato / MostreIl sotto titolo di questa nuova esposizione: The journey of life (Il viaggio della vita) presso la Fondazione Cini a Venezia nell’Isola di San Giorgio, richiama la volontà dei due direttori artistici: Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini di raccogliere le opere esposte in un metaforico viaggio con dieci tappe indicate nella mappa sintetica a disposizione dei visitatori all’ingresso.
La prima tappa è quella della nascita, nel chiostro, sotto il colonnato, sono stati appesi tutto intorno dei pannelli che richiamano il gioco dell’oca. Le oche raffigurate rappresentano (forse) una vita fortunata mentre le mappe gli eventi sfortunati.
Nella stanza successiva l’infanzia è descritta da due grandi arazzi con i giochi dei bambini mentre sui tavoli vi sono altri giochi per i piccoli ma anche adatti ad adulti, realizzati in diversi materiali.
La terza stanza, quella che era il refettorio dell’ex convento, è sicuramente quella con il maggior impatto visivo, dominata sullo sfondo da una riproduzione del quadro di Veronese: “Le nozze di Cana”. Un tavolo con un piano di specchi, lungo tutta la sala, è ricoperto da oggetti che rimandano alla consumazione di cibo e bevande ma che vogliono farci ricordare gli eventi trascorsi: il titolo è celebrazione.
La quarta tappa, il cui titolo è Eredità, ci riporta al rapporto fra le generazioni degli artigiani esemplificato da opere realizzate appunto da padri e figli. Una luce soffusa ci permette di cogliere, negli oggetti le differenze e l’evoluzione delle tecniche e dei soggetti.
Guardando in alto alcuni video mostrano gli artigiani al lavoro, mentre lungo le pareti, in basso, delle foto descrivono i lavori di ripristino degli edifici deteriorati della Fondazione Cini a San Giorgio.
A metà percorso due stanze sono dedicate all’amore nei due aspetti del corteggiamento e dell’unione.
Nella prima i fiori sono lo strumento preferito e sono realizzati in diversi materiali da quelli più preziosi come i gioielli a quelli più semplici come vetro e carta.
Nella seconda stanza sono presenti oggetti di vita comune di una coppia ma, nel fondo, domina un grande tappeto realizzato da Faig Ahmed dell’Azerbaijan in cui l’unione fisica della coppia è descritta su entrambi i lati.
Si arriva alla sesta tappa, quella dedicata ai viaggi veri e propri, introdotti da grandi mappamondi e da altre piante topografiche oltre a strumenti che richiamano il tema dell’orientamento nella navigazione per mare.
Da questo punto in poi ci si immerge nel parco dell’Isola e si arriva alla settima stanza quella dedicata alla natura con oggetti che rappresentano creature terrestri o acquatiche ma anche paesaggi.
In un percorso dedicato alla vita non poteva mancare il tema onirico dei sogni, ambientato nell’ex piscina di San Giorgio. Dopo più di trent’anni dall’ultimo utilizzo per tale funzione, è stata ora riempita nuovamente d’acqua ove si rispecchiano decine di manichini rivestiti dallo stesso abito ma con un colore che sfuma in tonalità diverse.
L’effetto è straniante mentre alle pareti si possono ammirare centinaia di maschere moderne diversissime fra loro per i materiali utilizzati e per le raffigurazioni scelte
La penultima stanza è dedicata ai dialoghi con opere in cui per la loro realizzazione vi è stata la collaborazione fra più artigiani o la supervisione di designer.
L’ultima stanza ci porta nell’oltre vita. Un grande lavoro di Grayson Perry UK all’ingresso stupisce per l’incredibile sequenza di immagini che vi sono concentrate.
Lungo le diverse stanze sono presenti dei piccoli spazi in cui artigiani mostrano gli strumenti del loro lavoro ed opere in corso di esecuzione. Sono in particolare presenti prestigiose case di orologi svizzeri e gioielli fra cui quella di Cartier in cui si può ammirare il passaggio dal disegno all’opera finita.
In questo viaggio i dolori e gli affanni che ci colpiscono sia personalmente che attraverso i media non trovano posto.
E’ un po’ un lungo sogno che permette di ammirare opere vere e splendide realizzate da artigiani di molte nazioni del mondo.
L’organizzazione è molto curata con la presenza in ogni stanza di persone, contraddistinte da una lunga camicia azzurra, disponibili a fornire informazioni specifiche relative alla stanza ed agli oggetti contenuti. Lungo il percorso altre persone con una lunga camicia rosa aiutano ad orientarsi e favoriscono lo scorrere dei visitatori.
La prenotazione è obbligatoria e avviene on line nel sito: https://www.homofaber.com
Sono utili almeno tre ore per una visita. La chiusura è alle 19.00.
L’isola di San Giorgio si raggiunge con il vaporetto della linea 2 in partenza da Piazzale Roma o con una navetta gratuita da San Marco San Zaccaria.
Homo Faber 2024 The journey of Life 1-30 Settembre […]
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Gianpaolo Dal Maso13 Settembre 2024Arte Tessile / ArtigianatoUn altro traguardo è stato raggiunto da questa iniziativa promossa dall’Associazione Amici della Scuola Leumann presso la Certosa Reale di Collegno (Torino)
Il programma è ricco di laboratori per adulti e bambini, un convegno, le mostre, installazioni e la mostra mercato di artigianato tessile. Di seguito il programma completo: […]
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Maria Letizia Volpicelli10 Settembre 2024MostreSessantesima Esposizione Internazionale D’Arte a Venezia
La Biennale Arte 2024 punta i riflettori su immigrati, espatriati, emigrati o rifugiati che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo, ma anche a maestri d’arte che si sono sentiti estranei perfino a casa propria, appartenenti a diversità rispetto a quanto è tradizionalmente considerato “normale”.
Percorrendo i tanti padiglioni dei Giardini e dell’Arsenale si intuisce una volontà esplicita di dare risalto ad opere che usano il linguaggio del tessile.
Entrando all’Arsenale in una grande sala ci accoglie Takapau, una grande stuoia in fasce di poliestere con tiranti in acciaio, realizzata dal Mataaho Collective della Nuova Zelanda. Tradizionalmente viene usata nelle cerimonie, in particolare durante il parto.
Filipinas in Hong Kong è una grande opera a trapunto di Pacita Abad dove l’artista illustra il suo interesse per l’esperienza degli immigranti.
Altro gigantesco manufatto tessile viene dal Cile da un gruppo di donne autodidatte, le Bordadoras de Isla Negra, che hanno ricamato con lane dai colori vivaci, singole stoffe raffiguranti ambienti diversi per realizzare uno spaccato del Cile, dal mare fino alle Ande.
L’artista libica Nour Jaouda espone Everything touches everything else, tre arazzi dove ricrea elementi botanici decostruendo stoffe tinte con toni terrosi e ricucendole in tessuti stratificati.
Romana, ma vissuta a Parigi, Bona Pieyre de Mandiargues, nipote di Filippo de Pisis, in Toro Nunziale ci presenta un suo assemblaggio tessile dove integra brandelli di un abito da uomo, con una pittura che va dal rosso, al grigio, al marrone, al bianco.
Dall’Argentina, l’artista tessile della comunità del popolo wichì, Claudia Alarcòn fila e tinge le fibre di chaguar. Le sue opere hanno origine dalle storie raccontate dagli anziani della comunità.
Il nigeriano Sàngòdàre Gbàdègesin Ajalà è un pittore batik di tessuti colorati a mano che grazie alla sua vasta conoscenza delle piante officinali crea tinture vegetali che permettono una straordinaria colorazione e ombreggiatura delle sue opere.
Dalla collaborazione artistica di Antonio Jose Guzman di Panama e Iva Jankovic, serbo, si è originato Orbital Ignition un’istallazione di tessuti di colore indaco che sono legati alla storia coloniale e al commercio degli africani schiavizzati che hanno portato nelle Americhe la loro esperienza della coltivazione dell’indaco.
E’ la prima volta che le artiste cilene ignote arpilleristas espongono i loro tessuti. Stoffe lavorate e applicate con uncinetto e tecniche miste che ci ricordano le lotte per il cambiamento istituzionale in atto, dove è sempre presente un sole splendente di speranza.
Shalom Kufakwatenzi, dello Zimbabwe, straniero in patria, con Under the sea incarna il desiderio di appartenenza. Nella sua opera tessile il materiale si adatta, si piega, si allunga, crea uno spazio al riparo della società. Il materiale è la iuta, la lana, lo spago per tabacco, il filo da pesca. I colori vivaci ricordano l’infanzia.
Passando ai Giardini ci si avventura tra i vari Padiglioni e in quello centrale si trova l’opera della colombiana Olga de Amaral con Muro Tejido terruno 3 dove l’artista sperimenta il tessuto come scultura. La struttura è resa da fili verticali avvolti a spirale, intrecciati e legati insieme.
Interessante e colorato il padiglione degli Stati Uniti d’America. Jeffrery Gibson riflette le realtà delle comunità indigene la cui arte è valorizzata, non cancellata; è via per il futuro. In If there is no struggle there is no progress le tecniche sono miste e interessante è l’uso di perline di vetro che creano vere sculture.
Perline di vetro le troviamo anche nel padiglione Canada, dove l’artista Kapwani Kiwanga riesce ad annullare attraverso un ‘installazione costituita principalmente da perle di vetro l’interno e l’esterno dell’edificio. Le conterie salgono dal pavimento verso le pareti e si riversano nel giardino, con gradazioni di colore diverse.
Da non perdere è il padiglione Francia dove Julien Creuzet ci fa entrare nelle fitte foreste della Martinica, in un mondo colorato di forme e volumi in movimento.
Questa Biennale è un esperienza da vivere. […]
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Eva Basile8 Settembre 2024Associazione / Incontri / Mostre-mercato / Conferenze / Lana e altri filati naturali / Scuola EstivaGiunti alla quinta edizione di questa bellissima iniziativa, avviata per giunta nel bel mezzo della pandemia, l’abbiamo voluta documentare visivamente. La staticità delle foto non rende appieno la magia del tempo trascorso assieme.
Anche nel 2024 il chiostro e le sale dell’ex convento di Sant’Antonio hanno accolto quindici partecipanti ed una decina di persone dello staff. E anche questa edizione ha visto partecipanti più o meno giovani, giunte da ogni parte d’Italia e, in un paio di casi, dall’estero.
Si è lavato un vello sucido, lo si è tinto, filato, intrecciato. E si sono lavorate lane di molti diversi progetti locali: dalla gentile di Puglia dell’azienda agricola fratelli Carrino alla bergschaf dell’azienda Spinnradl, quella che ci fornisce da almeno due decenni la robusta lana alpina per il feltro.
Senza tralasciare, ovviamente, la sopravissana allevata dai pastori d’Abruzzo e filata da Valeria Gallese.
Eppure la scuola estiva non è solo attività legate alla lana e non si vive “recluse” nell’ ostello. Nei dieci giorni di permanenza a Navelli si ha la possibilità di visitare siti artistici e naturalistici e conoscere un territorio meno battuto dalle rotte turistiche pur essendo ricchissimo di storia.
La città di Navelli organizza eventi estivi pregevoli, che abbiamo frequentato con grande piacere: pièces teatrali, concenti di musica classica, jazz o rock. Quest’anno nel calendario ufficiale è rientrata anche la nostra Scuola Estiva, con due giornate aperte al pubblico nel bel chiostro dell’Ostello che ci ospita.
In ogni edizione non manchiamo mai di visitare il Museo dello Zafferano, una piccola ma significativa raccolta di testimonianze di vita locale e della coltura della preziosa spezia. La piana di Navelli è particolarmente votata alla coltivazione dei bulbi e ogni anno non manchiamo di fare acquisti, come non manca mai nei nostri menù il risotto allo zafferano!
L’oratorio di San Pellegrino a Bominaco dista pochi chilometri, come anche la famosa Rocca Calascio.
Nel tardo pomeriggio vengono organizzate delle gite, fra queste quella al Centro di ricerche Floristiche a Barisciano. Centro in cui sono conservate le schede compilate da Rosella Cilano per la ricerca culminata nel volume Per Erbe e per Tinture nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
La chiesetta di San Pietro ad Oratorium si trova lungo il fiume Tirino, a circa mezz’ora d’auto. Lungo la strada Laura Dell’Erba mostra molte piante tintorie spontanee e alla conclusione della passeggiata costeggiamo il fiume, dove molte di noi si immergono fino al ginocchio in cerca di refrigerio.
Altra gita immancabile è quella a Santo Stefano di Sessanio, questa volta per visitare la bottega di Valeria Gallese, dove molte acquistano la sua lana Aquilana per filarla o tesserla al telaio.
Siamo state in visita al Museo diffuso di Castel del Monte l’edizione scorsa, dove ci siamo addentrate nella cultura della pastorizia al cospetto dei molti oggetti presenti nelle loro collocazioni originarie.
Il 5 agosto di ogni anno si svolge la Rassegna Ovina di Campo Imperatore, offrendoci una giornata straordinaria, immerse in un ambiente naturale di enorme fascino.
E per finire, a Navelli, poco distante da piazza Pelino, la piazza che si trova ai piedi del paese, si trova il laboratorio Terra Italica, specializzato nella fabbricazione di saponi naturali ed olii per il corpo: anche qui non manchiamo mai di fermarci per acquisti e per conoscere le proprietà curative degli oli essenziali.
Per tutti questi motivi e per affinare una ricerca avviata ormai da un lustro, non vediamo l’ora di avviare la sesta edizione della nostra Scuola!
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Gianpaolo Dal Maso2 Settembre 2024Artigianato / MostreQuesta nuova edizione di Homo Faber, in programma dal 1° al 30 Settembre a Venezia presso l’Isola di San Giorgio è, come le precedenti, dedicata alle eccellenze artigiane con la partecipazione di 400 artigiani da 70 paesi.
Due curatori Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini hanno predisposto un percorso “per dare forma concreta alle tappe più significative dell’esistenza.
Negli ampi spazi della Fondazione Cini si parte dalla “Nascita” presso il Chiostro dei Cipressi, per proseguire con “Infanzia”, “Patrimonio”, “Amore”, “Corteggiamento” e concludersi, dopo altre stanze, con “Aldilà”.
Un’occasione per rimanere incantati e un pò stupiti da tante preziose opere.
Ingresso su prenotazione con biglietto acquistabile on line.
Foto gentilmente fornita dal sito: https://www.homofaber.com […]
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Eva Basile17 Giugno 2024Arte Tessile / MostreUna mostra dal titolo significativo: Intricato: legami e intrecci contemporanei, è stata inaugurata lo scorso 15 giugno per restare esposta fino al 1° settembre presso il centro culturale d’arte MAB di Bari Sardo, in provincia di Nuoro.
Lo spunto viene dal centenario dalla nascita dell’artista Peruviano Jorge Eduardo Eielson (1924 – 2006), precursore dell’arte concettuale ed appassionato di intrecci precolombiani, che aveva scelto Bari Sardo come dimora estiva.
La mostra inaugura il Centro Cuturale MAB con opere di esponenti della Fiber Art e del design internazionale: Cenzo Cocca, Nietta Condemi De Felice, Tiziana Contu, Maria Grazia Medda, Mabi Sanna,
Franca Sonnino, Paulina Herrera Letelier e Carolina Melis, queste ultime in collaborazione con la tessitrice di Samugheo Mariantonia Urru.
Riprendendo il testo introduttivo alla mostra: “La tessitura, il ricamo e gli intrecci conservano in Sardegna una forte immanenza, legata non solo al loro aspetto pratico, ma all’invenzione di una forma di comunicazione divenuta una lingua comune delle piccole comunità: una koiné di cifre e simboli, tenuta insieme dalle fibre, tramandata di generazione in generazione. Nelle trame, nei disegni e nei colori dei tessuti sardi si leggono storie identitarie di queste comunità, unitamente ai legami familiari, alle credenze popolari, ai riti magico propiziatori che si fondono con la religione.”
Intricato: legami e intrecci contemporanei, a cura di Caterina Ghisu e Nicoletta Zonchello, con il coordinamento generale di Marco Ramberti.
presso: Centro Culturale d’Arte MAB, vico III Trento, Bari Sardo (Nuoro)
dal 15 giugno al 1° settembre 2024
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Eva Basile6 Giugno 2024Artigianato / CorsoA giugno 2024, Lottozero centro di ricerca per l’arte, il design e la cultura tessile, lancia il suo programma culturale On Weaving ospitando tre workshop interamente dedicati alla tessitura.
La nostra associazione è partner di questa iniziativa, assieme a Creative People in Florence e Lofoio il comune di Prato la sostiene e patrocina.
Il progetto si sviluppa in tre giornate, 13, 20 e 27 giugno, dedicate a temi specifici:
Tessitura base con Jacqueline Stojanovic
13 giugno 10-18h
costo 50€ massimo 10 partecipanti
I partecipanti avranno a disposizione un telaio a cornice (strumento facilmente ricostruibile in proprio) sul quale impareranno la tecnica della tessitura ad arazzo, che li porterà a realizzare, al termine dell’attività, un lavoro compiuto.
Nella seconda parte della giornata l’artista e tessitrice Jacqueline Stojanovic introdurrà la tecnica della tessitura a mano con il grande telaio a licci di Lottozero; a tutti i partecipanti verrà data la possibilità di provare questa tecnica, con cui prenderà forma un tessuto collettivo.
Tutti i materiali vengono forniti da Lottozero.
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa di tessitura.
Iscrizioni: www.eventbrite.it/e/919545985797
Tessitura Jacquard al telaio TC2 con Nicoletta di Gaetano
20 Giugno 10-18h
costo 50€ massimo 10 partecipanti
I partecipanti verranno guidati alla scoperta dell’innovativo telaio Jacquard digitale TC2 dell’azienda Digital Weaving Norway.
Dopo un’introduzione dedicata alla presentazione del macchinario e delle sue potenzialità, i partecipanti si cimenteranno in una serie di prove progettuali, passando dall’analogico al digitale. Verranno accennate le tre armature principali, concentrandosi poi su alcuni derivati. Ogni partecipante avrà il tempo di tessere autonomamente il proprio campione, scegliendo tra una serie di grafiche predisposte da Lottozero..
Tutti i materiali vengono forniti da Lottozero.
È richiesta una conoscenza base della tessitura
Iscrizioni: www.eventbrite.it/e/919551241517
Hilo Filatura Creativa con Sara Diaz
27 Giugno 10-18
costo 50€ massimo 10 partecipanti
L’ E-Spinner HILO è un filatoio elettronico ed è il punto di partenza ideale per imparare a filare e creare filati fantasia.
Nel corso del workshop, Sara Diaz (fondatrice di Hilo Textiles) insegnerà ai partecipanti le tecniche della cardatura e della filatura, sia con i macchinari classici che con il nuovissimo HILO E-Spinner.
L’obiettivo è quello di acquisire una conoscenza base delle tecniche di carda e filatoio, dalla fibra al filato.
Tutti i materiali vengono forniti da Lottozero e sono sponsorizzati da DHG Shop
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa di filatura.
Iscrizioni: www.eventbrite.it/e/919556517297
Indirizzo:
Lottozero / textile laboratories
via Arno 10
59100 Prato […]
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il calendario ha subito modificazioni a causa della pandemia del Covid. Abbiamo deciso di mantenere le date originarie, per serbare memoria delle varie inziative
consigliamo di contattare gli organizzatori dei singoli eventi per verificare se questi ultimi siano confermati o meno
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ottobre, 2024
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