Skip to main content

Una grande perdita

Vogliamo pensare Paola Besana mentre sorride, con in testa uno dei suoi cappelli.

foto Giacomo Artale

La mente corre ad un’edizione di almeno quindici anni fa, quando a Leumann girava fra  i tavoli della mostra-mercato fiera del suo ultimo acquisto: un copricapo in feltro dalla foggia buffa e vistosa. Era spiritosa e vivace, una personalità trascinante.

Designer, artista tessile e insegnante, è una delle figure fondamentali nel nostro mondo tessile.
Aveva studiato la tessitura in Usa ed in Scandinavia abbeverandosi all’insegnamento della Bauhaus, in seguito ha lavorato e studiato con figure fondamentali quali Jack Lenor Larsen ed Ann Sutton: aveva uno sguardo metropolitano e cosmopolita, aperto, curioso. 

Nata nel 1935 ha animato una stagione fortunatissima, quella del secondo dopoguerra, piena di stimoli ed occasioni. 
Assieme alle socie Lalla Ranza e Paola Bonfante ha disegnato e realizzato allestimenti per il teatro e la cantieristica.

La sua ricerca nella tridimensionalità e della qualità scultoree della tessitura l’ha portata a creare opere che la collocano fra i maestri della Fiber Art nella scena internazionale.

Ci auguriamo che la sua eredità sia curata dall’Associazione Studio Paola Besana, ente da lei fondato e voluto: l’ampia biblioteca è un bene prezioso.

Paola Besana

Lascia un commento

X