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La Fiera delle Arti tessili a Firenze


Nella splendida cornice della Piazza S.Croce l’1 e 2 Novembre prossimo si svolgerà la Fiera delle Arti Tessili, saranno presenti  i banchi degli artigiani e verranno organizzati numerosi laboratori,  tra cui alcuni promossi dal Coordinamento Tessitori, in cui sarà possibile avvicinarsi a diverse tecniche tessili. 
Vi aspettiamo!

Ecco il link con il programma

Al Museo della seta di Como “I fili del destino” di Teodolinda Caorlin


Le opere di una delle voci più autorevoli della fiber art contemporanea italiana, sono in mostra al Museo della Seta di Como, con la curatela di Elena Bermond des Ambrois, Chiara Ghizzoni e Dina Pierallini, l’allestimento di Arte & Arte, con il Patrocino del Comune di Como-Città Creativa UNESCO, del Comune di Biella-Città Creativa UNESCO, del Comune di Cernobbio, Regione Lombardia, FAI Delegazione Como e la collaborazione di Fondazione Sella ETS, Banca Patrimoni Sella, Museo Villa Bernasconi.
Questa mostra prende il nome da un’immagine antica: il filo come misura della vita. Le Parche — Cloto, Lachesi e Atropo — filano, misurano e recidono la sorte di ogni essere, custodi di un destino a cui nemmeno gli dèi sfuggono. 
In questa cornice di fragilità e necessità, le opere tessili di Teodolinda Caorlin sono lavori che si muovono su un confine delicato tra biografia e astrazione, attraverso la rinnovata tradizione dell’arazzo contemporaneo. 
La mostra è un invito a guardare il filo che ci attraversa: sottile, tenace, mai del tutto nostro, in cui il visitatore può riconoscere la propria misura, il proprio tempo, la propria trama.
(dalla cartella di presentazione della mostra)
La mostra è aperta dal 28 Settembre 2025 all’11 Gennaio 2026 durante gli orari d’apertura del Museo ed è visitabile con biglietto del Museo.

  Link
Orario: Martedì 14.00-18.00 da Mercoledì a Domenica 10.00-13.00 14.00.-18.00

22° Concorso Internazionale di Fiber Art a Sala Baganza (Parma)

Dal 6 al 21 Settembre presso la Rocca Sanvitale di Sala Baganza (Parma) è visitabile questa nuova edizione del Concorso Internazionale di Fiber Art – Trame a Corte.
Hanno partecipato 56 artiste/i 
Sono previsti sei premi per un importo complessivo di 1400,00 Euro.
Una giuria di 9 persone sceglierà i vincitori dei primi tre premi.
Il pubblico assegnerà un altro premio mentre due premi al design sono scelti dall’Associazione Arcadia
Entrata libera con orari settimanali 10.00-13.00 15.00-18.00
Lunedi chiuso.
Info: aarcadia@libero.it cell.: 338 8073592 www.craft-italia.com
Ecco il link per conoscere le opere premiate

Blu d’Oro di Tiziana Tateo

Per coloro che non possono recarsi di persona ad ammirare le opere che hanno partecipato ecco il link alle foto realizzate da Maria Cristina Tebaldi, a lei un grazie di cuore!

 

Sul mare luccica: una mostra dedicata a Santa Lucia

Nel mese di febbraio 2025, tornavo molto soddisfatta a casa dopo aver fatto acquisti ma mentre scendevo dall’autobus, mi squilla il telefono.
Era Lucia Tognocchi che mi chiedeva se volevo partecipare ad una mostra con la mia tessitura. Il tema era Santa Lucia e a maggio bisognava mandare la foto per il catalogo.

Santa Lucia? Ma io non sapevo nulla di Santi e per me i tempi erano stretti. Lucia non voleva occhi e mi avrebbe mandato un’immagine della Santa ritratta da Jacobello Del Fiore. La sera stessa feci uno schizzo che sarebbe stato il mio cartone. La visione del lavoro era in me e il giorno dopo feci una ricerca in casa dei materiali che mi sarebbero serviti e sono scesa in strada, mio luogo preferito di lavoro. Montato il telaio verticale sul cavalletto ho iniziato il mio arazzo, lavorando con passione tanto che a marzo era tutto finito.

“Sul mare luccica…” è il titolo della mostra dedicata alla Martire Siracusana promossa dall’Associazione Culturale Abruzzo inItinere in occasione dell’Anno Giubilare. L’associazione ha la finalità di far conoscere e valorizzare il territorio, la storia, l’arte, le tradizioni, le antichità.
L’esposizione, curata dall’archeologa Lucia Tognocchi in collaborazione con la storica e critica d’arte Stefania Severi, vede la partecipazione di venti autori che hanno affrontato il tema attraverso varie tecniche artistiche. Mostra variegata dove pittura, scultura, vetrata, mosaico, affresco, encausto, fotografia, merletto, arazzo, oreficeria, ferro battuto convivono con opere polimateriche e fiber art.

La mostra è stata concepita in modo itinerante con cinque sedi espositive partendo dall’Abruzzo dove la Santa è molto venerata e invocata dai pastori i quali ne hanno irradiato il culto lungo i percorsi tratturali. Il 22 agosto la mostra si è tenuta a Rocca di Mezzo a Villa Cidonio. A settembre sarà al Palazzetto dei Nobili de L’ Aquila per continuare ad ottobre a Roma in occasione dell’Anno Santo, nella Basilica di S. Cecilia. A Venezia, che secondo tradizione accoglie le spoglie della Santa, le opere saranno esposte a novembre alla Scuola Internazionale di Grafica, per terminare a Siracusa nel mese di dicembre in concomitanza con la festa della Santa Patrona che qui è nata.

Invito tutti a visitare questa singolare mostra, sicura che avranno una piacevole sorpresa.

Rocca di Mezzo – villa Cidonio 22-24 agosto

L’Aquila – Palazzetto dei Nobili 12-14 settembre

Roma – Basilica di Santa Maria in Trastevere 24-26 ottobre

Venezia – Scuola Internazionale di grafica 14-16 novembre

Siracusa – Ipogeo di Piazza Duomo 12-14 dicembre

Trame libere – Nietta Condemi De Felice

A partire dal 18 luglio, il Museo Etnografico di Cagliari, all’interno del progetto Hanging – Sospesi, ospita Trame Libere, opere di Nietta Condemi De Felice.

La mostra si inserisce in un ampio progetto espositivo all’interno del Museo, più esattamente presso le sale che ospitano la collezione Luigi Cocco
Dal febbraio di quest’anno infatti il Museo ha visto esposti arazzi e tappeti di artisti e designers: Ruben Montini, Paulina Herrera Letelier ed Annalisa Cocco hanno esposto i propri lavori nei mesi passati, ciascuno con una interpretazione personale del fare tessile, declinata alle ricerche concettuali o alla progettualità artigianale.

Chiude il ciclo l’esposizione dei lavori di Nietta Condemi De Felice, un felice connubio fra pratica manuale e ricerca artistico-espressiva, fino al 30 Settembre 2025.

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Tessil’arte, il festival del fatto a mano con cura

’ , Castelnuovo di Porto (comune a circa 30 km a nord di Roma) diventa un grande laboratorio dedicato all’arte e l’artigianato: in ogni forma, grazie all’associazione Tessuti Sociali, il comune di Castelnuovo di Porto ed alcuni sostenitori. La nostra associazione è partner attivo dell’iniziativa

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Il tappeto narrante

Si inaugura il 15 gennaio 2025, alle ore 15,30, presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di Foggia l’opera di gruppo Il tappeto narrante tessuta dalle donne dell’Associazione Impegno Donna e gli/le studenti/studentesse durante un workshop condotto da Lisa Fontana dal 27 al 31 maggio 2024.

Un’iniziativa finalizzata a far emergere il valore espressivo dell’arte, per convogliare le risorse vitali attraverso la creatività, verso il superamento del trauma e la conseguente ricostruzione di uno spazio d’accoglienza di sé.
Il progetto per rigenerare il tessuto sociale, come unico antidoto capace di contrastare il dilagarsi della violenza di genere, grazie alla consapevolezza di chiunque si senta partecipe.

Uno spazio d’accoglienza, dove si intrecciano trame di vita.

Nasce dall’interazione di tre Professioniste, Professoresse dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, afferenti a tre ambiti disciplinari – Francesca Sabba di Decorazione, Maria Jacomini di Didattica e Comunicazione dell’Arte, Federica Bombaci di Fashion Design – con l’intento di creare un canale di scambio creativo tra le giovani generazioni, rappresentate da 24 studentesse e studenti, con 6 donne vittima di violenza dell’Associazione Impegno Donna di Foggia, rappresentata dalla Presidente Franca Dente e dalla Vice Presidente Paola Addeo, con la partecipazione della Psicoterapeuta Daniela Cataudella e dalla Psicologa Valentina Francioli.

La tecnica della tessitura col telaio a mano affonda nelle radici di una storia universale, archetipica, rielaborata nel qui ed ora con un linguaggio artistico contemporaneo, grazie alla conduzione sensibile dell’artista – arteterapeuta Lisa Fontana, che ha accompagnato il gruppo a partire dalla scoperta della materia naturale, la lana. Attraverso ordito e trama, si è resa visibile la traccia dell’azione artistica, nella libertà espressiva individuale, capace di far emergere il collegamento diretto tra ciò che si realizza e ciò che si vive interiormente. Un insieme di punti, segni, nodi e cuciture, che trovano un nuovo significato nell’opera di gruppo.

Creare una rete sociale che faciliti l’emersione e l’elaborazione dei vissuti di violenza di genere è un dovere di qualsiasi istituzione. La risposta in termini di partecipazione ha confermato che questo progetto è stato utile e necessario, per dirigere funzionalmente le proprie energie vitali verso un miglioramento della condizione di vita propria e altrui, grazie alla consapevolezza di sé, alla comunicazione empatica, alle potenzialità espressive dell’arte. Lo spazio creativo è uno spazio di vita concreto, realizzato attraverso l’attivazione di tutti i sensi e lo scambio di vissuti, narrati in corso d’opera, entrati nel tessuto collettivo di 30 persone di età eterogenee, capaci però di creare un nuovo spazio di appartenenza, col permesso di esistere.

L’identità di gruppo prende la forma di un Mandala, integrazione degli opposti, chiari/scuri, pieni/vuoti, una trama che si sviluppa intorno al centro, in cui si rigenera lo spazio di accoglienza e riconoscimento che abbiamo creato in noi, e che ha dato titolo all’opera: Il Vuoto Fertile.

L’allestimento si sviluppa all’interno di un maestoso telaio di legno, dove le corde tese dell’ordito evocano un ritmo vitale, il respiro, dove la trama del dolore e della rabbia personale, attraverso il processo creativo si convertono in energie riparative, che si prendono cura e ricostruiscono uno spazio d’azione, libero, anche da modelli estetici, nel quale si possa condividere con autenticità, la propria visione esistenziale, mitica, ma reale.

Accademia di Belle Arti di Foggia
Corso Garibaldi, 35 – 71121 Foggia
Tel. 0881-726301

Il femminile nell’Arte | Tessile senza confini

Nella sede dell’Accademia d’Ungheria in Roma situata a Palazzo Falconieri in via Giulia 1, dal 6 dicembre al 28 febbraio 2025, è esposta la mostra “Il femminile nell’Arte|Tessile senza confini” a cura dell’artista tessile Eleonora Pasqualetti e dello storico dell’Arte Màrton Keppel.

Indira Ma’der In principio era il Verbo

Insieme ai lavori delle artiste ungheresi sono esposte le opere di tre artiste italiane presentate dalla curatrice d’arte contemporanea Barbara Pavan e sono Lisa Mara Batacchi con The world is so far reversed, arazzo tessuto a mano con sete di varia provenienza, Silvia Beccaria con il trittico Attimi fuggenti composto da pellicola celluloide super 8 intrecciata a mano e poi Mara Di Giammatteo con S’incomincia, arazzo foto avanti /retro realizzato con lana bianca e nera.

Dice Màrton Keppel che il linguaggio universale dell’arte crea possibilità di dialogo tra le diverse nazioni. L’idea dell’assenza di confini prende forma in questa mostra attraverso l’arte tessile.

In Ungheria quest’arte è rappresentata quasi esclusivamente da donne e Noémi Ferenczy (1890- 1957) ne è considerata la fondatrice. Essa elevò l’arte applicata dell’arazzo al rango della Grande Arte.

Ferenczy fu docente presso l’Accademia Ungherese di Arti Applicate di Budapest e le artiste esposte nella presente mostra hanno studiato nello stesso ateneo ispirandosi alla sua eredità spirituale.

Esse fanno parte di un gruppo d’artisti membri dell’Associazione Ungherese degli artisti dell’arazzo, fondata nel1996 che forma una comunità dedicata alla realizzazione di opere che riflettono le questioni più attuali dello spirito del tempo e che, selezionate, sono ora esposte in questa mostra.

Le opere delle venti artiste ungheresi insieme a quelle delle artiste italiane realizzano a pieno il titolo della mostra che ribadisce il concetto dell’arte dell’arazzo e dell’arte femminile, capaci di abbattere i confini.

Le differenze nazionali, di genere, di tecnica e culturali nelle loro opere si dissolvono. Gli arazzi sono esposti in tre sale contigue che guidano il visitatore in un cammino dalla tradizione all’avanguardia.

Di Zelenàk Katalin è Prospettiva invisibile, con tecnica ad alto liccio. Dice la nota: “…I fili sospesi e il volto del ritratto che quarda lontano, come se scrutasse un pertugio del tempo futuro …verso l’ignoto dove tutto può accadere…”.

Indira Màder nel suo In principio era il Verbo esprime il livello sacrale del significato dell’acqua, simboleggia il flusso della vita, metafora della purificazione e della rinascita ad una nuova vita.

Nòra Tàpai in Ieri, Oggi, Domani presenta le tre fasi dell’esistenza della Terra. Tre forme che simboleggiano le parti di un processo. L’unità che si crea dalla frammentazione iniziale, si dissolve nuovamente. Nell’ultima sala è il lavoro di Hajnal Baràth, Quando il canone si disintegra 2 .

Viviamo in un mondo in cui i vecchi canoni si stanno disintegrando, raffigurati dalle bende nere strettamente legate tra loro. Le linee rosse simboleggiano percorsi individuali, possibilità in cerca di sé stesse. Nulla è certo e definitivo.

 

Notte Stellata nella chiesa del viaggiatore

Notte Stellata, dopo molto viaggiare e oltre quindici esposizioni in Musei e saloni, viene allestita dal 9 al 24 novembre in un monumento dell’architettura del XX secolo: la chiesa di San Giovanni Battista all’autostrada, nella Galleria dei Santi Patroni, uno spazio antistante i luoghi dedicati al culto.

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