La prima visita tessile della Fierucola
Domenica scorsa, 6 marzo, quattro tessitrici ed un tessitore – la proporzione è sempre molto sbilanciata a favore del genere femminile! – si son messi in viaggio per raggiungere Lucia Nesi e Silvana Tanozzi nel loro spazioso laboratorio lucchese, sede, per l’appunto dell’associazione di promozione sociale Tessiture Lucchesi.
Nello spazio più ampio sono allineati otto telai di diversa origine e concezione, a quattro e più licci, all’ingresso uno spazio accogliente con un bello scaffale pieno di preziose pubblicazioni, per noi che tessiamo a telaio: sbirciando ho notato il Collingwood, quello sulle tecniche del tappeto, il libro della Ciccotti sui tessuti a liccetti e Tessitori di Carnia.
Non è la prima volta che vado a trovare Lucia nel suo laboratorio: ricordo di esser stata moltissimi anni fa a trovarla a Prato e anche allora lavorava in uno spazio grandissimo e pieno di telai, poi ci vedemmo a Castelnuovo Garfagnana, per documentare le fasi dell’orditura al modo tradizionale. Ricordo il grande orditoio e la cantra nella quale alloggiare i fili da ordire: fotografammo e documentammo tutto e poi ci pubblicammo un articolo su TessereAMano, la nostra rivista!
Nel 2006, qui in Toscana, si organizzavano i Sabati dell’ordito, una delle tappe fu il laboratorio di Lucia in Palazzo Mansi, nel centro di Lucca. Si facevano dei video, ma ci arenammo sul loro montaggio, a quei tempi le telecamere registravano su nastro magnetico…
Memore di questo progetto incompiuto, quando Lucia ha avviato un’ordito ho sfoderato il cellulare ed ho cercato di fermare i sapienti movimenti nella memoria del telefono.
Lucia, si sarà capito, tesse da decenni, con particolare attenzione alle tecniche tradizionali e l’uso di materiali naturali reperiti sul territorio. Si occupa di tintura e della raccolta di lana locale che fa filare e tesse in oggetti per la casa e la persona.
Dopo averci mostrato la tecnica d’orditura ha montato, con l’aiuto dei presenti e della socia Silvana Tanozzi, un sottile ordito in seta su un grosso telaio.
Fra una cosa e l’altra è arrivato il momento di rinfocillarsi. Ciascuno aveva portato torte salate, sformati e insalate: Simone addirittura una bella bottiglia di vino e due birrette, la giornata non poteva concludersi meglio!
Ringrazio Diamantina ed Alessandra L’Abate e l’associazione La Fierucola per la splendida idea, Veronica Cei e tutti coloro che ho già nominato per la compagnia: alla prossima!