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Shock! I Mondi Surrealisti di Elsa Schiaparelli

Si è chiusa da poco la grande mostra che rende omaggio alla stilista Elsa Schiaparelli presso il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
L’esposizione è ricca di abiti, gioielli, disegni, foto, quadri e sculture che sottolineano la sua relazione privilegiata con gli artisti dell’avanguardia residenti a Parigi degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, mostrandone la fantasia innovatrice, il gusto per lo spettacolo e la sua vivacissima modernità artistica.
Dal suo iconico rosa shocking all’abito aragosta ed il cappello-scarpa, sono tante le creazioni firmate da Elsa Schiaparelli che hanno destato scalpore ed entusiasmo.
Nata a Roma nel 1890, viene considerata – assieme a Coco Chanel – una delle figure di maggior rilievo della moda nel ventennio fra le due guerre.
La sua formazione avviene in un ambiente intellettuale, studia filosofia e sogna di diventare poetessa. 
 
Si trasferisce, giovanissima, in Svizzera e a Londra, dove conoscerà il suo futuro marito, sposato nel 1914. Con lui si trasferirà prima a Nizza e successivamente, nel 1920, a New York. Fu a New York che iniziò a frequentare l’ambiente dell’arte, instaurando rapporti di amicizia con gli esuli dadaisti Francis Picabia, Man Ray e Marcel Duchamp.
Dopo il divorzio, convinta dalla moglie di Picabia, Gaby, a tornare a Parigi con lei che la ospitò per i primi tempi, fu proprio a Parigi che la giovane Elsa entrò in contatto col mondo della moda, riuscendo a diventare assistente dell’allora famoso stilista Paul Poiret, e creando successivamente modelli per altre piccole case di moda. 
 
Fu nel 1927 che iniziò una sua produzione personale di maglioni, lavoro innovativo di grande importanza per l’emancipazione del pullover, fino ad allora concepito come semplice indumento d’uso pratico, che lei reinterpreta con disegni dalle linee originalissime.
Dal 1929 inizia a proporre abiti innovativi per la costruzione ed il taglio nonchè accessori dove si mischiano materiali i più vari e le forme più fantasiose ai quali, talvolta, si ispireranno prodotti più commerciali di marchi di largo consumo. 
Il decennio successivo la vede espandere la propria fama a livello internazionale, con l’apertura di negozi a Londra e New York, gli abiti fotografati da famosi fotografi appaiono nelle riviste più prestigiose. 
Grandi star come Marlene Dietrich, Greta Garbo, Katharine Hepburn, Mae West e molte altre divengono assidue frequentatrici delle sue boutiques.
 

Sua principale fonte d’ispirazione è l’anticonvenzionale avanguardia parigina, attraverso la frequentazione dei maggiori esponenti del Surrealismo (in primis Salvador Dalì), ispirazione che la porta a realizzare capolavori eccentrici e visionari. Ma non solo: al fascino per l’arte a lei contemporanea si aggiungono quelli dell’antichità, delle forme ed elementi della natura, dell’esotismo e del circo, e le sue sfilate sono concepite come veri e propri spettacoli caratterizzati da una potente teatralità, teatralità opportunamente riproposta nel percorso della ricca esposizione che mette in luce anche l’eredità dello stile Schiaparelli negli abiti interpretati da famosi couturier che le hanno reso omaggio quali Yves Saint Laurent, Azzedine Alaïa, John Galliano e Christian Lacroix.

Il catalogo è acquistabile tramite il sito web dedicato all’iniziativa

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