Agricolor 360 – economia circolare del colore
Lo scorso 4 dicembre presso Victory Caffé Museo sono state presentate le risultanze di Agricolor 360, un progetto finanziato con i fondi Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 dal Fondo europeo agricolo.
Tutto ha origine da una azienda specializzata nella coltivazione dell’eucalipto per fioristi, la Versil Green, che ha sede a Massarosa, in provincia di Lucca. Un’azienda biologica che da tempo converte gli scarti di lavorazione, potature e rami non adatti alle composizioni floreali, ricavandoci oli essenziali, idrolati e biorepellenti per uso agricolo. Elena Giannini, l’imprenditrice che dirige l’azienda, ha anche un agriturismo nel quale da tempo le foglie di eucalipto sono usate in ecostampa: da qui l’idea di ricavare da sottoprodotti e scarti di lavorazione dei coloranti da usare nell’industria tessile, grazie all’incontro con Fabio Giusti dell’azienda Trafi.
Nulla è stato lasciato al caso: con approccio sistematico sono stati analizzati ed ottimizzati diversi parametri quali la cultivar (sono state testate le varietà globulosa e cinerea), la tecnica di potatura, la composizione del terreno, i trattamenti e le lavorazione post raccolta, ricavando circa 900 campioni tinti con una proporzione agente tintorio/fibra pari al 50%, ovvero per ogni 100 gr di tessuto sono stati impiegati 50 gr di foglia di eucalipto.
Le fibre utilizzate sono la lana, utilizzando acido citrico ed il cotone, trattato con cloruro di sodio. A questi sono stati aggiunti allume, per ottenere tonalità brillanti, e sali di ferro per le tonalità più scure.
Inoltre si sono sperimentate la tintura per immersione in bagno di colore e una forma di tintura a vapore, grazie alla quale si ottiene sul cotone un interessante effetto picchiettato.
Ulteriori verifiche andranno fatte per ottimizzare tinture in filo e in capo.
Elena Merli, di Next Technology – Tecnotessile, ente pratese specializzato in sviluppo e ricerca, ha relazionato sui test condotti per verificare la solidità a luce, sudore, lavaggio domestico e sfregamento, che hanno dato esiti molto promettenti.
La mattinata è proseguita dopo la pausa caffè con interventi da parte dei referenti di Confindustria, Texmoda ed Eleonora Castellani, responsabile per l’azienda toscana per i servizi ambientali, che ci ha parlato dell’attuazione delle direttive della EU sulla raccolta e gestione dei rifiuti tessili pre e post-consumo.
Il progetto si iscrive nello sforzo che il distretto tessile sta facendo per rendere sempre più sostenibili le produzioni e meno impattanti gli eventuali scarti, in ottica di economia circolare. Fabio Giusti ha già clienti che hanno richiesto tessuti tinti con le foglie di eucalipto: ci auguriamo che progetti come questo incontrino sempre più l’interesse del pubblico.
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