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Andy Warhol – Una storia americana

Beuysè la mostra curata da Walter Guadagnini e Claudia Zevi al Palazzo Blu di Pisa dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014. Presenta 230 opere pressoché inedite in Italia.  Una mostra che racconta l’America degli anni Sessanta: la società dei consumi sempre più dilaganti, gli scontri razziali che scuotono il sistema dalle fondamenta, gli eventi politici che sconvolgono un popolo e il mondo dello Star System con le sue icone da copertina.

La mostra si articola secondo un percorso a sezioni tematiche: dopo una prima introduzione con numerosi autoritratti si procede con la sezione che riguarda la Pop Art, descritta dai quadri con il tema dei grandi e coloratissimi fiori, dalle opere tridimensionali composte con scatole del detersivo Brillo scelte per il messaggio semplice e il marchio conosciuto da tutti e inoltre dalle famose Campbell’s soup.

Tra queste ultime spicca uno stendardo di grandi dimensioni (226×152,4 cm) realizzato in feltro industriale. Le applicazioni, sempre di feltro, sono attentamente tagliate e cucite a macchina, con incredibile perfezione, da mani esperte. Una volta scelto il soggetto l’artista si appropria dell’immagine a esso relativa e la replica per un numero infinito di volte.
Poiché la gente comprende solo ciò che conosce nulla meglio degli oggetti-simbolo della società dei consumi può comunicare artisticamente le idee.
Questo aspetto proprio del linguaggio pubblicitario in cui Warhol si era formato è esaltato da un abito di carta, come andavano di moda in quegli anni, vi sono stampate in sequenza confezioni Campbel che diventano motivo decorativo. Come sostiene lo stesso artista “L’idea di America è formidabile perché più una cosa è uguale a un’altra e più è americana”

Patrizia Casini, Graziella Guidotti

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