Skip to main content

La divina bellezza– Discovering Siena

La Divina Bellezza – Discovering Siena è il primo progetto di history telling in Italia. Uno show di video proiezioni 3D che, su una superficie di 800 metri quadrati e con ogni immagine che pesa 6 milioni di pixel, fa rivivere la storia di una delle più belle, affascinanti e amate città, Siena, e i sogni e le passioni del suo popolo che sa alternare alla serena vita quotidiana il Palio, “gioioso e folle rito di antiche competizioni cavalleresche”.

Buon gov

Siena nel 1200 e fino al 1348 è una delle città più dinamiche e ricche. I suoi banchieri e mercanti commerciano fino in Fiandra, Inghilterra, Bisanzio e dominano la finanza internazionale; nel terzo decennio del 1200 diventano perfino banchieri della Curia Papale romana, “delle somme Chiavi”. I loro successi e la loro prosperità rinfocolano di continuo la secolare rivalità con Firenze. Dopo il 1348, anno della terribile peste, insieme alla perdita della supremazia finanziaria inizia anche la decadenza dell’Arte della lana, all’epoca una delle attività artigianali/industriali più redditizie. È l’inizio di una serie di alti e bassi politici ed economici che porterà la città ad essere assoggettata a Firenze alla metà del 1500.

A destra del Duomo di Siena, in Piazza Jacopo della Quercia, in attesa della proiezione di La Divina Bellezza – Discovering Siena ho immaginato la vita nella prima metà del 1300 per le ripide strade che dal Duomo scendono verso Piazza del Campo. Complici i ricordi scolastici le strade si sono animate: un brulichio di persone occupate a lavorare, valutare, contrattare. Merce di ogni tipo, stoffe appesealle assi di legno fissate alle pareti o posate sul muretto che divide in due il negozio, così come documentano molti dipinti dell’epoca. Lo storico Pierre Antonetti così descrive la strada di una città nel 1300, “… la merce è esposta anche fuori dal negozio sopra dei cavalletti posizionati sotto una tettoia che la protegge dalla pioggia. Molti mestieri vengono esercitati nella strada, sotto una tenda o una tettoia: macellai, maniscalchi, barbieri, scrivani pubblici, ecc. Allora non esistevano marciapiedi e le acque di scarico scorrevano lungo la carreggiata, i nobili circolavano a cavallo, i contadini camminavano con i loro asini, i loro muli e le loro carrette, molte donne tessevano sulla strada (nella bella stagione s’intende) non certo per conto loro ma per qualche laboratorio. C’era insomma un bell’e continuo affollamento che i rigori dell’inverno e le piogge torrenziali della primavera e dell’autunno potevano disperdere solo momentaneamente”. EFFETTI DEL BUON GOVERNO

Il mio fantasticare sulle tessitrici che lavorano all’aperto su telai per così dire mobili (confermato da esperienze personali in Sardegna dove fino alla seconda metà del XX secolo era ancora possibile che il telaio verticale fosse messo all’aperto in primavera per essere poi riportato vicino al focolare con il sopraggiungere dei primi freddi) è stato interrotto dall’inizio di “Divina bellezza – Discovering Siena”. È questa una nuova iniziativa culturale che dal 24 luglio al 30 settembre fa rivivere, attraverso la proiezione di suggestive immagini, ai senesi e ai numerosi turisti la storia della città dalla nascita romana al suo straordinario sviluppo urbanistico medioevale su tre crinali che incontrandosi alla Croce del Travaglio hanno determinato anche il disegno e la suggestiva scenografia della Piazza del Campo. Ma soprattutto fa rivivere la storia del Duomo e del suo grande patrimonio artistico e religioso, e del Duomo Nuovo di cui quello attuale doveva essere il transetto.

Divina bellezza – Discovering Siena, 30 minuti di coinvolgenti immagini proiettate su 800 metri quadrati di superficie. Non su uno schermo qualsiasi ma su tre pareti murate prima del 1348 per costruire il Duomo Nuovo. Le tre pareti si sviluppano lungo tre lati della piazza quadrata. La parete centrale, il Facciatone, una bella costruzione gotica con aperture ad arco acuto aperte verso il cielo, è affiancata dalle mura che avrebbero dovuto delimitare la navata centrale. Perciò uno spazio storico avvolgente che aiuta ad immergersi nel passato, per ripercorre la grandezza civile, economica e artistica di Siena, ma in particolare per comprendere la storia di un sogno, la costruzione della cattedrale cattolica più grande e più bella. Più grande e più bella anche di quella della città rivale, Firenze.

Lo spettacolo è in programmazione tutti i giorni della settimana, in varie lingue, con due proiezioni per sera, dopo il tramonto. L’amministrazione locale spera che l’iniziativa possa avere ripercussioni positive sull’indotto turistico ed economico della città.

La manifestazione è stata promossa dal Comune di Siena, dall’Opera del Duomo di Siena e da Opera Gruppo Civita member of IEN. Per informazioni: info@ladivinabellezza.it www.ladivinabellezza.com

Patrizia Casini – Graziella Guidotti

Lascia un commento