Il prossimo 11 gennaio 2020 a Roma, presso i locali della Parrocchia Santa Croce in Via Guido Reni, 2, si svolgerà l’assemblea annuale dei soci, la sala si trova a pochi passi dal Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il MAXXI.
In prima convocazione alle 10.30 e in seconda convocazione dalle 11.00 alle 13.00 dello stesso giorno.
Il 30 novembre dalle 16,30 alle 19, a Firenze, presso Toscanalab, si svolge la prima tappa di un progetto d’arte relazionale titolato T-Essere in fiore – dal tessuto personale a quello collettivo.
Il progetto prende l0avvio dal desiderio di ricordare Maria Lai per il centenario dalla nascita, con una serie di eventi.
In quest’occasione si propone un incontro di arteterapia in cui sperimentare l’utilizzo di ago, filo e stoffe. Durante l’incontro saranno fornite alcune informazioni sui progetti futuri, dedicati all’arte tessile e all’arte relazionale.
La riproduzione dell’ultima opera pubblica di Maria Lai, dedicata al Premio Nobel Grazia Deledda, sarà esposta nei giorni 20-22 settembre al Villaggio Leumann di Collegno (TO) durante la manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà.
Nato da un’idea di Giuditta Sireus, manager culturale villacidrese, Andando via – Omaggio a Grazia Deledda è la riproduzione tessuta dell’opera d’arte omonima realizzata da Maria Lai a Nuoro, a pochi passi dalla chiesa della Solitudine, luogo che custodisce le spoglie della scrittrice Premio Nobel.
Il progetto ha unito ventidue centri tessili nella realizzazione di un’opera corale senza precedenti.
Grazie alla collaborazione dell’Archivio Maria Lai e della sua presidente Maria Sofia Pisu, la designer Paulina Herrera Letelier ha convertito in modelli da tessere i disegni originali di Maria Lai affinché potessero dare vita, grazie al magistrale lavoro delle tessitrici di Sardegna, alla riproduzione dell’opera dedicata alla Deledda.
Il progetto ha creato una rete tra i laboratori e i territori in cui operano, favorendo la collaborazione tra le tessitrici, impegnate per la prima volta in un comune progetto di filiera.
Per il suo alto valore artistico e culturale, l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di ventitré Comuni sardi e della Regione Autonoma della Sardegna, oltre al sostegno di numerosi partner pubblici e privati.
Se volete farvi un regalo, venite a Roma ed andate a vedere la mostra curata da Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli che celebra il centenario di Maria Lai (1919-2013) allestita al MAXXI fino al 12 gennaio 2020.
“Tenendo per mano l’ombra”, una esposizione ‘sorella’ che raccoglie oltre 140 pezzi donati dall’artista stessa, è in mostra alla Stazione dell’Arte di Ulassai, paese di origine dell’artista.
Questa mostra di Roma, organizzata in cinque sezioni che raccolgono le opere in famiglie aperte, comprende circa duecento lavori, realizzati dagli anni Sessanta in poi quando l’artista si allontanò dal figurativo per sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali extra pittorici in un dialogo costante con le avanguardie.
Ci sono persone che conoscono il nome di Maria Lai perché han letto che il noto stilista Antonio Marras ha lavorato con lei.
Ci sono anche persone che amano la moda di Antonio Marras perché sanno che ha reso omaggio a Maria Lai.
Due punti di vista diversi, che si intersecano.
Al Museo del Tessuto di Prato ieri erano certamente più numerosi i primi. L’occasione è stata la presentazione del catalogo della mostra Maria Lai. Ricucire il mondo curata da Lorenzo Giusti, direttore del museo MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro.
Un catalogo uscito dopo la chiusura della prima grande retrospettiva sull’opera dell’artista e che raccoglie documenti, immagini e testi critici relativi a 60 anni di lavoro.
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