A un mese di distanza
La quarta edizione della Scuola Estiva si è conclusa il 6 agosto: quest’anno, a differenza delle scorse edizioni, non la commento a caldo. La ripresa autunnale porta nuovi impegni e molte iniziative a cui prender parte, ma ecco che trovo il tempo per ricordare le dieci giornate abruzzesi.
Quest’anno la Scuola Estiva ha generato molto interesse, quattordici iscrizioni raccolte molto velocemente e un ulteriore arricchimento. Si è lavorata la lana, “dal vello al tessuto” riprendendo la definizione di Annalisa De Luca, l’anima della Scuola, con i consueti momenti dedicati alla fattura tradizionale dei materassi, alle gite e, novità di quest’anno, alla maglia.
E’ venuta a trovarci Benedetta Morucci del progetto La Mantera, raccontandoci il suo progetto, le difficoltà incontrate e le strategie messe in atto. L’anno scorso avevamo lavorato le sue lane al telaio, quest’anno abbiamo tessuto con le lane sopravissane di Verdefilolab e con la lana Bergschaf filata da Spinnradl, fornitore del materiale usato nei laboratori di feltro. Un po’ alla volta mettiamo alla prova i materiali delle diverse filiere italiane.
Anche quest’anno siamo stati alla Rassegna ovina di Campo Imperatore, il 5 agosto. E un paio di giorni prima un folto gruppo è andato a Santo Stefano di Sessanio alla bottega di Valeria Gallese, ad acquistare la sua Aquilana, dalle fibre fini e morbide, tanto apprezzate nella filatura.
Sul versante della tintura naturale, attività sempre amata da chi frequenta la Scuola, si è iniziato con una raccolta di essenze tintorie nella prossimità dell’ostello, continuando con le consuete fasi di lavaggio, mordenzatura e tintura, sia in bagni-colore che in tino d’indaco. Laura dell’Erba, con la consueta professionalità, ha fornito preziose indicazioni alle attente allieve e non sono mancati i vasi solari, usati per sfruttare fino in fondo i bagni di colore.
Entusiasmante è stata la gita al centro floristico di San Colombo, a Barisciano, dove abbiamo potuto vedere le schede originali dello studio condotto da Rosella Cilano sulle proprietà tintorie della flora abruzzese.
Oltre a filare, tingere, tessere e intrecciare a maglia, si sono condivisi pasti, svaghi e convivialità. Lucilla – una delle più giovani iscritte a questa edizione – ci ha intrattenute suonando la chitarra e cantando con voce sicura. Il bar in piazza contava sulla nostra presenza, come anche i molti fornitori di ottimi prodotti della terra e della pastorizia.
Torneremo il prossimo agosto: lo abbiamo promesso a Massimiliano, il presidente della pro-loco che gestisce l’ostello!
Andare a Navelli è oramai una consuetudine consolidata: nelle giornate altrove torride ed affollate, abbiamo trovato refrigerio, ottima compagnia, non esistono zanzare e sappiamo che saremo impegnate in mille attività coinvolgenti.
E se non bastasse, quest’anno abbiamo assistito ad uno splendido concerto di orchestra da camera, gli anni scorsi abbiamo visto spettacoli teatrali e musicali di qualità, per non parlare delle splendide località vicine: Rocca Calascio e l’antico Oratorio di San Pellegrino a Bominaco, per nominare le più vicine!
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